Bce spinge in alto l’euro, sale sopra quota 1,18
Apertura in rialzo questa mattina per l’euro che si attesta sopra quota 1,18 dollari per le attese sui tassi. Ieri la Bce è uscita allo scoperto sul Qe e il capo economosta dell’istituto centrale, Peter Praet, ha detto che la prossima settimana il direttivo di Francoforte discuterà l’uscita dal programma del QE. Dopo le parole di Praet di ieri l’euro è salito al top 2 settimane a 1,1750 dollari e stamani ha raggiunto quota 1,1802 dollari.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.