Visco cita Machiavelli esortando all’equilibrio dei conti
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha richiamato l’insegnamento di Nicolò Machiavelli per invitare il nuovo governo verso il rispetto degli equilibri di finanza pubblica, nonostante i proclami elettorali dei mesi scorsi:
“Il fatto che Machiavelli ponga tra le qualità fondamentali del Principe la capacità di bene amministrare le finanze pubbliche, anche a costo di incorrere nella fama di ‘misero’ nel senso toscano di eccessivamente parsimonioso, ci dice che il rispetto dei vincoli di bilancio è una delle condizioni fondamentali per la sicurezza economica e l’indipendenza politica dello Stato. Ora come allora prescindere dalle compatibilità finanziarie può essere molto rischioso”.
I produttori italiani dell’epoca “non potevano disporre di un mercato abbastanza ampio per la domanda interna, di un quadro uniforme di regole, di una valuta comune. C’era bisogno di un’area economica integrata che solo con l’Unità d’Italia potrà iniziare ad aver luogo, un’area che oggi – ha detto Visco – non può che essere europea”.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.