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Borse al pit-stop poi ripartono: aiuta svolta storica Corea-Usa verso la pace

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Dopo il balzo di quasi tre punti e mezzo percentuali della vigilia, dovuto in gran parte alle parole rassicuranti del ministro italiano dell’Economia Giovanni Tria sulla posizione del governo Conte sull’Europa e il debito, l’indice FTSE MIB allunga un po’, segnando un progresso modesto che comunque permette di consolidare la posizione sopra 22.1000 punti. Anche oggi gli ordini di Buy si concentrano sulle banche, favorite dall’allentamento delle tensioni lato Spread.

Uba bella spinta ai mercati azionari e agli asset percepiti come più rischiosi ma anche redditizi, arriva dall’esito positivo dell’incontro tenutosi a Singapore tra il presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Era 70 anni che non succedeva e il fatto che i due leader abbiano firmato un “documento globale” congiunto è un grande passo avanti verso la pace e la denuclearizzazione della Corea del Nord.

La situazione economica traballante potrebbe però rappresentare un ostacolo per le Borse. La presidente dell’FMI Christine Lagarde ha avvertito dei rischi per l’economia mondiale, che crescono “giorno dopo giorno”, in particolare dopo la conclusione fallimentare del G7 sul libero commercio. Intanto, mentre cresce l’attesa per la riunione più importante dell’anno della Bce, il presidente della Fed Jerome Powell potrebbe lanciare un monito sulla possibilità che finisca il ciclo di crescita economica.