Economia

Governo, nominati vice ministri: svolta pro-euro, Di Maio si tiene Tlc

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ROMA (WSI) – Si ingrossa la squadra di governo Lega-M5S. Sei viceministri e 39 sottosegretari sono stati nominati dal Consiglio dei Ministri come ha affermato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Dai nomi scelti è chiara la svolta filo europeista del governo.

Sono stati infatti allontanati o esclusi due elementi euroscettici della Lega: Claudio Borghi, il “padre” dei mini-Bot, e Alberto Bagnai, economista professore associato dell’Università di Pescara. Mercoledì 13 giugno è in agenda la cerimonia di giuramento, mentre entro giovedì si parlerà delle deleghe e quella ai Servizi segreti verrà data direttamente in mano al premier Giuseppe Conte come ha chiarito il ministro degli Interni Matteo Salvini.

Come viceministri dell’Economia, sono così stati scelti la ex Tesoriera del Movimento 5 stelle, Laura Castelli, e l’esponente della Lega Massimo Garavaglia. I sottosegretari sono Alessio Villarosa e l’ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci. Castelli ha espresso una certa diffidenza nei confronti dell’euro, ma come sottolinea Carlotta Scozzari su Business Insider “non è paragonabile nemmeno lontanamente a quello di Borghi e Bagnai, che hanno studiato attentamente il dossier” dell’uscita dall’euro.

Nel dettaglio la delega alla presidenza del Consiglio tocca a Guido Guidesi (Lega), Vincenzo Santangelo e Simone Valente del M5S ai Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta, Mattia Fantinati del M5s alla Pubblica amministrazione,  Stefano Buffagni agli Affari regionali e autonomie, Vito Crimi all’Editoria, Vincenzo Spadafora alle Pari opportunità e giovani e Vincenzo Zoccano alla Famiglia e disabilità. Tutti di casa Cinque Stelle. A Giuseppina Castiello della Lega va la delega al Sud, il magistrato costituzionalista Luciano Barra Caracciolo  si aggiudica gli Affari europei.

Agli Esteri sono stati incaricati Emanuela Del Re (M5s), Manlio Di Stefano (M5s), Ricardo Merlo (leader Movimento Associativo Italiani all’Estero) e Guglielmo Picchi (Lega). Per quanto riguarda l’Interno Stefano Candiani e Nicola Molteni  della Lega, insieme a Luigi Gaetti e Carlo Sibilia del M5S. All’Agricoltura torviamo Franco Manzato (Lega) e Alessandra Pesce (M5s), mentre dell’Ambiente Vannia Gava (Lega) e Salvatore Micillo (M5s). Alle Infrastrutture e Trasporti Michele Dell’Orto (M5s), Edoardo Rizzi e Armando Siri della Lega, al Lavoro Claudio Cominardi e Claudio Durigon – entrambi Lega- alla Giustizia Vittorio Ferraresi (M5s) e Jacopo Morrone (Lega), all’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5s) e Salvatore Giuliano.

Altra delega importante riguarda le Telecomunicazioni, che viene mantenuta dal ministro allo Sviluppo nonché del lavoro Luigi Di Maio. Il vicepremier pentastellato gestirà così in prima persona dossier importanti come la Rai e temi spinosi specie per il centrodestra che – come scrive MilanoFinanza –  riguarderanno da vicino Silvio Berlusconi e il gruppo Mediaset.