Volkswagen dovrà pagare, entro sei settimane, 1 miliardo di euro di multa alla Germania per lo scandalo sulle emissioni. Lo ha deciso la Procura di Braunschweig, quella che da più tempo si occupa dello scandalo 2015 delle emissioni truccate, soprannominato Dieselgate. Il colosso tedesco dell’auto ha fatto sapere di accettare il provvedimento e di non voler ricorrere contro di esso.
Quella annunciata ieri è la prima multa che Volkswagen dovrà pagare in Germania per lo scandalo sulle emissioni. Nonostante l’importo sia considerevole, la sanzione che il gruppo deve versare nelle casse del Land della Bassa Sassonia non è paragonabile a quella americana, 15,3 miliardi di dollari. Paradosso della vicenda è che il Land a cui il gruppo automobilisto deve versare la multa è il secondo azionista del gruppo, gode del diritto di veto, e i suoi rappresentanti siedono nel Consiglio di Sorveglianza. In altre parole, il controllore che non ha controllato incassa i soldi per una violazione che non è stato in grado di impedire.
Ricordiamo che Volkswagen aveva ammesso nel 2015 di aver utilizzato un software in grado di distorcere i risultati dei test di emissione, nascondendo il livello reale di inquinamento con gli ossidi di azoto (NOx), che aumentano il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari.
Se il pagamento della multa “pone fine alla procedura amministrativa contro Volkswagen”, gli attuali ed ex alti funzionari del gruppo rimangono oggetto di indagini in Germania e negli Stati Uniti. Diversi pubblici ministeri tedeschi hanno aperto indagini per frode, manipolazione del mercato azionario o pubblicità ingannevole per alcuni manager e dipendenti di Volkswagen e dei suoi marchi Audi e Porsche, ma anche Daimler e il fornitore Bosch.
Pesante il titolo sul listino di Francoforte: intorno alle 10,30 le azioni perdono l’1%.