Grecia, via alle riforme: si avvicina ristrutturazione del debito con l’Ue
Il parlamento greco ha approvato il pacchetto di riforme economiche cui è condizionata l’uscita del programma di bail-out, l’erogazione di un’ultima porzione di finanziamenti da 12 miliardi di euro, e la concessione di un piano di ristrutturazione del debito. Il meeting è previsto per il prossimo 21 giugno a Bruxelles.
Nel frattempo il governo Tsipras dovrà fare i conti una mozione di sfiducia relativa all’accordo sul nuovo nome da assegnare alla Macedionia: “Macedonia del Nord”. L’esito del voto, comunque non pregiudicherà la validità delle riforme economiche.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.