Guerra commerciale, Wall Street in forte calo: aumenta avversione al rischio
L’avversione al rischio aumenta con il passare dei minuti nei mercati azionari e anche Wall Street non dovrebbe rappresentare un’eccezione in questo senso. L’andamento dei future sui principali indici della Borsa americana fa presagire una seduta molto difficile per l’azionario oltreoceano. I contratti sul Dow Jones perdono ben 330 punti (-1,3%) con i trader che reagiscono male all’ennesima escalation della guerra commerciale tra Usa e Cina.
Craig Erlam della società di trading OANDA sostiene che l’appetito per i titoli rischiosi sta scemando. “Con la Cina che non mostra alcuna volontà di essere sottomessa – e infatti il ministero del Commercio ha promesso di rispondere a qualsiasi nuovo dazio imposto dagli Usa mentre il ministero degli Esteri ha confermato che anche se Pechino non vuole una guerra commerciale, non ha paura di affrontarla – è difficile dire quando tutto questo può terminare e dove porterà”.
Inoltre è difficile calcolare anche quali saranno i danni, in particolare considrando che anche l’Unione Europea (e l’India) stanno per annunciare ritorsioni bilaterali. L’escalation degli ultimi giorni ha scosso gli investitori e sembra aver la capacità di mettere fine alla corsa dei listini Usa iniziata a maggio. Le Borse in Cina hanno per ora fatto ancora peggio di Wall Street, ma le aziende Usa che fanno affari nella potenza asiatica non sono chiaramente immuni alla guerra commerciale e potrebbero essere presto messe sotto pressione se le due parti non trovano presto un accordo per una soluzione “pacifica”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.