Wall Street tenta timidamente il riscatto dopo la sberla del giorno prima
Wall Street si muove con timidezza in territorio positivo dopo i pesanti ribassi subiti di recente per via dei timori legati alle conseguenze della guerra commerciale a tutto campo tra Cina e Stati Uniti. Dopo un quarto d’ora dal suono della campanella il Dow Jones sale dello 0,20%, l’indice S&P 500 guadagna lo 0,33%, mentre il Nasdaq fa segnare un progresso del +0,62%.
Sullo sfondo le tensioni commerciali internazionali restano ben presenti, con l’UE che reagisce ai dazi imposti dagli Usa scattati a inizio mese su acciaio e alluminio, rispettivamente al 25% e al 10%. Oggi la Commissione europea ha difatti annunciato l’applicazione a partire da venerdì di dazi su prodotti americani per 2,8 miliardi di euro complessivi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.