Wall Street: nervosismo nell’ultima settimana del trimestre, pesa guerra dazi
Avvio in sordina per Wall Street con l’indice S&P 500 che cede 19 punti in apertura, a quota 2.735. Con Wall Street e i mercati in generale che sono entrati nell’ultima settimana del mese e del trimestre, la volatilità e il nervosismo sono da mettere in conto. Dal punto di vista tecnico, i cali odierni hanno spinto il listino allargato sotto i minimi di metà giugno, pertanto i grafici non mandano il migliore dei segnali. L’S&P 500 dovrebbe scendere di altri 35 punti per poter cancellare del tutto i guadagni mensili.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.