Valore economico brand: Ferrero e Lavazza al top in Italia
Lavazza risulta essere la marca che ha incrementato maggiormente il valore economico originato dalla strategia di marca avendo quest’anno incrementato del 34% il brand asset value: è quanto emerge dall’indagine annuale di Brand Finance, che stila le classifiche dei trademark alimentari ordinati per valore economico.
Nel mondo i leader del settore food sono Nestlè e Danone, mentre tra i leader soft drink “vincono” Coca Cola e Pepsi Cola. La scarsa presenza di brand italiani dovuta soprattutto al fattore dimensione: “La limitata dimensione delle imprese italiane è dovuta, oltre che agli storici fattori economici-fiscali-culturali ben noti, anche alla scarsa attenzione nei confronti della strategia di marca, che notoriamente favorisce il volume delle vendite e i profitti”, ha dichiarato Massimo Pizzo managing director Italia di Brand Finance, “la maggior parte dei nostri imprenditori fortunatamente sono molto attenti alla qualità dei prodotti, ma sfortunatamente continuano a sottovalutare l’importanza dell’immagine e della percezione che molto frequentemente guida le scelte dei consumatori finali”.
Lavazza è la marca che ha performato meglio nella Brand Finance Soft Drinks 2018, scalando la classifica dal 17esimo al 24esimo posto. Il brand asset value di Lavazza ha raggiunto il valore di 1,2 miliardi di dollari – fissato al 1 gennaio 2018 – pari a circa il 20% dell’enterprise value. Grazie al 29% di incremento di valore economico aggiunto dalla strategia di marca dei principali brand, poi, il gruppo Ferrero è entrato al 10° posto nella top 10 dei gruppi Food & Drink ordinati per valore economico complessivo dei brand asset.
Breaking news
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.