Borse mondiali rimbalzano ma trimestre sarà negativo, Mediaset -4%
Bel rimbalzo delle Borse di tutto il mondo dall’Asia all’Europa dopo una settimana problematica che ha visto gli investitori vendere gli asset più rischiosi per paura delle conseguenze di una possibile guerra commerciale a tutto campo tra Stati Uniti e resto del pianeta.
L’indice MSCI dell’azionario globale è in rialzo di mezzo punto percentuale, il rialzo più marcato in tre settimane di tempo, ma il secondo trimestre si chiuderà in ribasso. I dazi Usa contro la Cina entreranno in vigore tra una settimana, il 6 luglio e colpiranno beni cinesi per $34 miliardi. La risposta di Pechino non dovrebbe ritardare troppo. Il listino paneuropeo STOXX 600 è in progresso dell’1,2% e il DAX, particolarmente sensibile agli ultimi sviluppi commerciali, guadagna l’1,5%. Piazza Affari fa segnare un +1,82%. L’unico titolo in rosso è Mediaset (-3,9%), che invece era stato uno dei migliori questo mese. A pesare è il declassamento dei titoli da parte di Morgan Stanley.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.