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Germania, ministro Interni: lascio. Merkel prossima a saltare?

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Dopo soli tre mesi di vita il nuovo governo Merkel è a rischio. Horst Seehofer, da tempo in accesa rivalità con la Cancelliera tedesca Angela Merkel sulla questione dei migranti, ha annunciato di aver presentato le sue dimissioni da ministro dell’Interno per evitare che la coalizione al potere collassi sulla vicenda dei richiedenti asilo dopo gli accordi giudicati da lui insoddisfacenti presi dalla Germania con l’Europa.

Seehofer, che vuole politiche più dure sui migranti, e i suoi colleghi di partito hanno impiegato ore per trovare una linea comune per rispondere all’accordo stretto dal governo con gli altri stati membri UE per ridurre i flussi migratori in UE. Alla fine della riunione fiume sono giunti a una conclusione di massima che la proposta di Merkel è insufficiente e che si dovrebbe fare ricorso anche alle espulsioni.

Seehofer, leader della CSU – partito conservatore bavarese storicamente alleato della CDU di Merkel – ha annunciato che rimarrà se si troverà un’intesa condivisa last-minute. Ma se diverse ore di trattative non sono state sufficienti nemmeno a strappare un’intesa interna al partito, è difficile che la situazioni cambi a breve. Per oggi sono previsti nuovi incontri tra Seehofer e Merkel e se ne non daranno risultati, Seehofer potrebbe anche lasciare la guida del partito.

Secondo l’emittente N-TV, Seehofer ha annunciato ai suoi l’intenzione di rinunciare al suo incarico di governo per evitare a Merkel di farlo fuori e di mettere in crisi l’alleanza di governo. Detto questo Merkel è quanto mai in bilico e deve ancora risolvere una grave crisi politica interna di un’intensità che in 14 anni di mandato non aveva mai vissuto.

Merkel, come ha spiegato nell’intervista video che si può consultare più sotto, vuole risolvere il problema con maniere meno drastiche di quelle proposte da Seehofer e vuole arrivarci passando attraverso i negoziati con gli altri stati membri. Anche se l’allontanamento di Seehofer è visto da qualcuno come una notizia positiva per Merkel, che potrebbe eliminare così un elemento di instabilità nell’esecutivo su una vicenda spinosa, il problema è che rischia di generare frizioni interne anche pesanti.

Un aspetto politico da non sottovalutare, poi, è che tra qualche mese, in ottobre, la CSU si troverà impegnata con un appuntamento elettorale importante in Baviera. Sicuramente la vicinanza con le elezioni della regione meridionale aiutano a spiegare le prese di posizione intransigenti di Seehofer, da leggere in ottica di campagna elettorale.