I fondi obbligazionari in Bond governativi e investment grade dei paesi industrializzati sono quelli che nell’attuale contesto di tensioni commerciali hanno registrato la maggiore domanda: hanno infatti vissuto una crescita di popolarità a giugno. Il tutto a discapito dei fondi azionari, in particolare in Usa, che hanno visto invece una fuoriuscita record. Stando ai dati comunicati da TrackInsight, i fondi ETF in bond investment grade emessi da paesi Industrializzati hanno visto gli investimenti più consistenti in giugno di tutta l’offerta del settore, con 9 miliardi di euro. I bond dei paesi industrializzati con giudizio investment grade hanno visto flussi in entrata per 6 miliardi di euro.
Con l’intensificarsi della guerra commerciale tra Usa e resto del mondo, gli investitori hanno preferito rifugiarsi in fondi e asset che garantiscono ritorni sicuri, sebbene modesti. La Commissione Ue ha minacciato contromisure su 300 miliardi di dollari di prodotti importati dagli Usa per rispondere ai dazi di Donald Trump contro il settore automobilistico. Trump ha definito le pratiche commerciali dell’UE “cattive quanto quelle della Cina”. Venerdì 6 luglio entrano in vigore dazi Usa su 34 miliardi di dollari di beni cinesi. Tra gli altri mercati, spunta una nota di approvazione di Goldman Sachs nei confronti delle materie prime. Secondo la banca le paure di una guerra commerciale a tutto campo hanno influito troppo negativamente sulle commodity. La domanda si sta indebolendo nei mercati emergenti ma il parere degli analisti sul settore rimane quello di essere ‘sovrappesati’ (rating di Overweight).