Siamo al paradosso: ora è l’Italia a contagiare la Grecia. Così scrive Maximilian Cellino su Il Sole 24 Ore parlando dello spread, il differenziale Italia-Germania che per un certo periodo si è esteso anche ai Bonos spagnoli. Ma ora il rischio è che i calcoli si debbano fare addirittura sulla Grecia.
Secondo Cellino, il distacco in termini di rendimenti decennali dei titoli ellenici si è di recente ridotto a poco più di 100 punti base e viaggia i minimi dal 2009. Sullo sfondo i progressi compiuti da Atene che dopo anni di austerity imposti dalla Troika per uscire dalla crisi, ora sembra tornare a galla.Due settimane fa il governo Tspiras ha ottenuto dall’Eurogruppo una dilazione dei rimborsi e la sospensione del pagamento degli interessi, il tutto per agevolare il paese dall’uscita del programma di salvataggio e dal suo ritorno in grande stile sui mercati ad agosto. Tutto ciò ha permesso al titolo ellenico di scendere sotto il 4% per la prima volta dal 2006. E l’Italia cosa centra? Lo spiega sempre dalla pagine del quotidiano di Confindustria Cesar Prez Ruizi, capo degli investimenti di Pictet Weaklth management,.
“Gli italiani potranno anche essere costretti a ridimensionare le proprie ambizioni fiscali, ma il paese continua a rappresentare per il momento una situazione difficile e la volatilità sui rendimenti obbligazionari e lo spread resterà molto probabilmente molto elevata”.
Più duro il commento di Francois Cabau di Barclays capital.
“Il ritorno del contagio proveniente dall’Italia per via della formazione del governo, anche se limitato, ha probabilmente impedito alla Grecia di emettere sul mercato obbligazionario nei mese di maggio e e giugno e ci sarà un periodo esteso di condizioni di mercato turbolente legato alle questioni italiane che potrebbe scoraggiare gli investitori e i collocamenti.”