Occupazione Usa batte le attese (+233 mila posti a giugno). Disoccupazione sale al 4%
Il mercato del lavoro Usa continua a mostrare di essere in buona salute. A giugno le aziende americane hanno continuato ad assumere e lo hanno fatto a un passo piú veloce delle stime.
Stando a quanto riferito dal dipartimento al Lavoro, lo scorso mese sono stati creati 213.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un aumento di 195.000 unità. Il rialzo segna il 93esimo mese di fila in cui i datori di lavoro americani hanno reclutato personale, un nuovo record. Il tasso di disoccupazione è tuttavia salito al 4%, mentre gli analisti si attendevano un dato stabile al 3,8%.
Per quanto riguarda invece i salari orari – attentamente monitorati perché indicano l’assenza o meno di pressioni inflative – sono saliti dello 0,19% (o di 0,05 dollari) su base mensile a 26,98 dollari; le previsioni erano per un +0,3%. Su base annuale sono saliti del 2,7%, sopra il range tra 1,9 e 2,2% segnato dal 2012 in poi e oltre la media del 2% degli ultimi sei anni. E’ tuttavia dalla fine della recessione nel 2009 che l’incremento annuo non arriva al 3%.
A gennaio si era avvicinato, toccando il +2,9%; quest’ultimo era stato il balzo maggiore dal 2009, cosa che aveva fatto temere un’accelerazione dell’inflazione e dunque una Federal Reserve meno accomodante. La durata della settimana media di lavoro è rimasta a 34,5 ore.
“Il rapporto sull’occupazione di questo mese dimostra ancora una volta la robusta forza del mercato del lavoro “, ha affermato Steve Rick, chief economist presso il CUNA Mutual Group.“Dopo un mese rovente, giugno ha mantenuto un ritmo costante di posti di lavoro e sicuramente ha supaaa qualsiasi preoccupazione tra gli economisti che pensavano che le assunzioni avrebbero segnato il passo”.
Il rapporto arriva tra le speranze che l’economia stia iniziando a cambiare marcia. Il PIL è cresciuto solo del 2% nel primo trimestre, ma è ampiamente previsto un aumento vicino al 4% nel secondo trimestre.