I negoziati fra Unione Europea e Regno Unito non riprenderanno prima del 15 luglio, in quanto il governo britannico “non è disponibile” a rimettersi al tavolo prima di tale data; lo ha dichiarata un fonte comunitaria di alto livello a Business Insider. Ciò avviene, nonostante la richiesta ufficiale per accelerare i tempi delle trattative, le quali non hanno ancora risolto i dubbi sul confine irlandese e sulla possibile adesione britannica all’unione doganale europea.
La volontà espressa dalla primo ministro May è quella di fare tutto il possibile affinché l’esecuzione della Brexit, prevista per il marzo 2019, non giunga priva di alcun accordo con i partner europei. L’accordo all’interno del governo sulla linea da seguire, però, latita ancora. Il parlamentare laburista Chris Leslie ha dichiarato che “Theresa May non ha tempo per negoziare con l’Ue perché è troppo impegnata a farlo con il suo gabinetto”. Il dibattito interno inizierà a breve, presso la residenza di Chequers.
Il peso delle scelte, del resto, non è di poco conto, visto che il governo britannico è stato messo di fronte a scelte, per un verso o per l’altro, irricevibili. Secondo indiscrezioni la proposta britannica potrebbe puntare a un “nuovo accordo doganale” che preveda la piena adesione al mercato unico per quanto riguarda le sole merci. Su quest’ultimo punto, ha dichiarato a BI una fonte della Commissione Ue, Bruxelles non acconsentirà.