Resta sostenuta la crescita del Pil mondiale 2018 con un progresso previsto nella forchetta tra il 3 e il 3,5% nel 2018. Sono le previsioni dell’ufficio studi di Pimco che per l’anno in corso stima una crescita globale sincronizzata e bassa inflazione, anche se in progressione.
La crescita – dicono gli analisti del gruppo di gestione globale degli investimenti – sarà trainata da Stati Uniti, zona euro, Regno Unito e Cina per il 2018, le cui previsioni sono state riviste leggermente al rialzo. Ritoccate invece verso il basso le stime per il Messico e l’India.
Entrando nel dettaglio delle singole aree, per gli Stati Uniti la crescita del Pil è stimata tra il 2,25% e il 2,75%. Bene il mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione che scenderà al di sotto del 4% e causerà pressioni al rialzo sui salari e sull’inflazione, che andrà oltre il 2%.
Nell‘area euro, il Pil dovrebbe oscillare tra il 2,25% e il 2,75% quest’anno, in linea con il 2017.
“L’espansione economica si sta ora diffondendo in tutta la regione. L’inflazione core, tuttavia, dovrebbe rimanere minima, raggiungendo a malapena l’1% di quest’anno, a causa delle deboli pressioni salariali e dell’apprezzamento dell’euro nel 2017” si legge in una nota.
Per quanto riguarda il Regno Unito,
“prevediamo una crescita superiore alla media delle previsioni e tra l’1,5% e il 2,0% per il 2018. Dopo sette anni di austerità fiscale, stimiamo inoltre una ripresa della spesa pubblica mentre l’inflazione dovrebbe rallentare per tornare all’obiettivo del 2%”.
Infine l’area asiatica con il Giappone visto in crescita tra l’1,0% e l’1,5% nel 2018 mentre la Cina dovrebbe decelerare il 6,0% e il 7,0% quest’anno, rispetto al 6,8% del 2017.