Facebook ha un problema di “amici”. La crescita degli utenti rallenta, evidenziando addirittura una decrescita in Europa, e sui mercati scatta l’alert ricavi.
“Il rallentamento della crescita dei ricavi continuerà nel terzo e quarto trimestre”. Sono bastate queste sintetiche parole del cfo di Facebook, David Wehner, a far scattare il panico degli investitori sul titolo Facebook, crollato del 2o% nell’after-hours. Il titolo Facebook viaggiava sui massimi storici con un +23% da inizio anno nonostante lo scandalo Cambridge Analytica.
I ricavi di Facebook sono aumentati del 42% a $ 13,2 miliardi nel secondo trimestre, mentre gli analisti prevedevano $ 13,3 miliardi. I ricavi per utente in media sono stati di 5,97 dollari, 2 centesimi sopra i calcoli degli analisti.
Delude la crescita degli utenti.  Facebook ha dichiarato di avere 1,47 miliardi di utenti attivi ogni giorno a giugno, in crescita dell’11% annuo. La media delle stime degli analisti stilate da Bloomberg era di 1,48 miliardi. In Nord America (Usa e Canada) i cosiddetti “Daily active users” sono stati sostanzialmente stabili a 185 milioni contro attese per 185,4 milioni; in Europa sono scesi dell’1% a 279 milioni dai 282 milioni del trimestre precedente.
“La nostra comunità e il nostro business continuano a crescere rapidamente – ha commentato il ceo Ceo Mark Zuckerberg – Siamo impegnati a investire per tenere al sicuro le persone e per continuare a sviluppare nuovi modi significativi per aiutare gli individui a mettersi in contatto”.