Bagno di sangue per Facebook (-18%), brucia circa $95 miliardi
Come nelle previsioni, il titolo Facebook ha aperto le contrattazioni odierne a Wall Street in forte calo per via della delusione dei conti trimestrali. Il mercato ha reagito male alle stime per un rallentamento della crescita dei ricavi nella seconda parte del 2018. Con un calo del 18,4% a 174,78 dollari, l’azione ha bruciato 95 miliardi di dollari di capitalizzazione. Si tratta di uno dei cali maggiori di sempre.
Il titolo è così tornato sui livelli dello scorso aprile, quando l’azienda era alle prese con lo scandalo Cambridge Analytica esploso il mese precedente. Gli analisti oggi non hanno fatto altro che bocciare il titolo Facebook, che da inizio anno ha guadagnato il 23% e negli ultimi 12 mesi il 31%.
Pesanti le bocciaure sul titolo da parte degli analisti. Credit Suisse ha tagliato a 225 da 265 dollari il suo obiettivo di prezzo, lasciando pero’ a “outperform” la raccomandazione. Gli esperti di Nomura hanno portato a 183 da 228 dollari il target price con rating “neutrale”.
Anche Ubs ha ridotto il livello a cui si aspetta che il titolo arrivi, a 180 da 212 dollari, con rating tagliato a “neutrale”. Morgan Stanley prevede che Facebook valga 185 dollari, non piu’ 215, ma resta convinto che il titolo vada sovrappesato in portafoglio.
Gli analisti di Raymond James ha tagliato a “outperform” da “comprare con convizione” la loro raccomandazione citando le stime sui margini di profitto viste dall’azienda intorno al 30% contro il 45% atteso dall’analista nel 2018. Ad essere contrarian è Wedbush, secondo cui il sell-off odierno che sta colpendo Facebook è “eccessivo e ingiustificato”.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.