La Banca centrale europea, che oggi ha riunito il suo board a Roma anzichè a Francoforte, ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse della Zona Euro.
Il costo del denaro resta così fermo al 2,5%, ai minimi degli ultimi tre anni.
La decisione non ha sorpreso gli analisti.
Roberto Mialich, analista di Ubm, ha spiegato che è difficile immaginare la tempistica di possibili ritocchi: credo che tutto dipende dai rischi internazionali, ha detto l’analista, ma per vedere un taglio entro l’estate dovremmo assistere a un peggioramento economico molto netto. In caso contrario è possibile il mantenimento di una posizione attendista da parte dei governatori europei.