La raccolta netta del Gruppo Azimut ha superato, da inizio anno, i 3 miliardi di euro (3,1 miliardi), grazie ai 775 milioni registrati nel mese di luglio. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestato, a fine luglio, a 52,7 miliardi di euro dei quali 41,6 miliardi riferibili alle masse gestite.
Per Sergio Albarelli (nella foto), amministratore delegato del Gruppo Azimut, il risultato di luglio
“è stato trainato dalla crescita organica della rete di consulenti finanziari e dall’ulteriore consolidamento delle attività estere del Gruppo, a riconferma dell’efficacia delle scelte strategiche e degli investimenti fatti finora per uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo”.
“I numeri non lasciano troppo spazio ad opinioni”
ha aggiunto Pietro Giuliani, presidente di Azimut
“775 milioni di euro di raccolta netta nel solo mese di luglio. Così come il dividendo ‘monstre’ che abbiamo pagato a maggio, oltre il 12%, fa ovviamente decrescere il valore dell’azione. E’ bizzarro considerare la perdita nel periodo per giustificare dei giudizi ‘sell’ sull’azione (excusatio non petita) senza tenerne conto: facendolo correttamente il risultato su indice Ftse Mib e competitors sarebbe ben differente. Azimut non è una società come le altre, e con short e presunte Opa ostili non si ottengono i risultati sperati: le persone che la costituiscono potrebbero ringraziare per i soldi ricevuti (pochi rispetto al reale valore) e ricostruire in pochi mesi la società”.