Dopo il piano Marshall, il piano Savona. Il Ministro per gli Affari europei, economista anti euro con un passato da banchiere e grande believer nel mondo FinTech e nella blockchain, starebbe per proporre all’UE un maxi piano di investimenti per raddoppiare la crescita del PIL italiano e innalzare così gli obiettivi del 2019 al 2%.
Il progetto del professor Savona, rende noto Il Sole 24 Ore, sarebbe concentrato su massicci investimenti pubblici ma anche privati, che interesserebbero in particolare le controllate statali come Enel, Eni Terna e Leonardo.
Queste aziende, secondo le stime di Paolo Savona, oggetto della crisi istituzionale apertasi a fine maggio, potrebbero arrivare a investire sino a 34 miliardi di euro. Questa importante campagna di investimenti consentirebbe all’Italia di raggiungere nel 2019 una crescita del PIL del 2%, a beneficio delle entrate statali e dei conti pubblici.
L’economista, collocato presso un ministero “orizzontale” dopo il placet sulla sua nomina alla guida dell’Economia, intenderebbe portare questa proposta alla Commissione europea in autunno, nell’ambito delle trattative per la nuova legge di Bilancio.
E non solo Savona ha proposte “economiche” da fare per un autunno che si preannuncia caldo, sia sotto il profilo politico che dal punti di vista finanziario (Borsa, Spread, rating ecc). Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, in seguito ai fatti di Genova, ha già annunciato un vasto piano di investimenti per le infrastrutture, non solo per la messa in sicurezza delle autostrade, ma anche delle scuole ecc.