S&P: credito in Europa rischia svolta negativa
Aumentano i timori riguardanti una svolta in negativo del ciclo del credito alle aziende europee. E l’Italia costituisce uno dei principali fattori di rischio.
Lo scrivono gli analisti di S&P Global Ratings in un report dal titolo ‘European corporate credit mid-year outlook: the sense of an ending’ ripreso dall’agenzia Reuters.
La crescita economica ha scollinato, sottolinea il documento, la politica monetaria è in fase di normalizzazione e gli asset rischiosi sono “prezzati alla perfezione”. Di conseguenza, si teme una virata nel ciclo del credito.
In termini fondamentali, comunque, le prospettive del credito societario europeo appaiono ancora favorevoli, con tassi di insolvenza finali a dodici mesi attorno al 2%. S&P ritiene improbabile che i tassi aumentino oltre il 3% nei prossimi dodici mesi.
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L’OPEC ha tagliato per il terzo mese consecutivo le sue previsioni sulla crescita della domanda di petrolio per quest’anno e il prossimo.
La borsa di Wall Street inizia la settimana in modo incerto, con il mercato obbligazionario chiuso per il Columbus Day. Gli investitori sono concentrati sui dati economici e sulle trimestrali delle grandi aziende, mentre si interrogano sui futuri tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Intanto, il governo cinese annuncia nuove misure per sostenere l’economia.
General Motors ha stretto una partnership a lungo termine con Barclays US Consumer Bank, che diventerà l’emittente esclusivo delle carte GM Rewards e GM Business Mastercard negli USA. L’accordo, previsto per la prossima estate, mira a espandere il portafoglio di carte di credito di Barclays e sfruttare la vasta clientela fedele di GM.