Economia

Germania vuole sistema pagamenti indipendente da Usa

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L’annuncio è di quelli bomba: l’Europa non accetterà più di fare da Stato vassallo degli Stati Uniti in ambito di pagamenti internazionali e cercherà di sviluppare una sua rete di transazioni che non dipenda più dall’America.

Il ministro tedesco degli Esteri ha proposto di creare un sistema di pagamenti che sia indipendente dagli Stati Uniti, in modo che Bruxelles possa gestire le operazioni finanziarie in tutta libertà. È un mezzo per salvare l’accordo firmato tra Iran e Occidente ai tempi in cui a presiedere la Casa Bianca c’era Barak Obama.

In un articolo pubblicato sul quotidiano tedesco Handelsblatt, Heiko Maas dice espressamente che “l’Europa non dovrebbe consentire agli Usa di fare i padroni a nostre spese”. Secondo il politico del governo Merkel “è essenziale che l’Europa rafforzi la sua autonomia”.

Per farlo la proposta è quella di istituire un canale di pagamenti privilegiato che sia indipendente dall’America, creare un Fondo Monetario Europeo e anche un sistema Swift indipendente“, ha detto secondo quanto riportato dal Financial Times in un articolo che porta la firma di Guy Chazan.

Secondo Maas per l’Europa e le sue aziende è di vitale importanza mantenere intatto l’accordo nucleare con l’Iran. “Ogni giorno in cui l’accordo continua a esistere è meglio” per tutti, perché l’intesa consente di scongiurare una crisi altamente esplosiva in Medioriente.

Ue vuole colpire gli Usa dove fa più male: al portafoglio

Secondo il direttore del Global Public Policy Institute, un think-tank tedesco, mai prima d’ora un funzionario di governo in Europa aveva osato tanto. Per Thorsten Benner la richiesta di Maas per una maggiore autonomia finanziaria e monetaria rispetto agli Stati Uniti “è la più decisa” di sempre.

Maas ha proposto la creazione di un’alleanza equilibrata con gli Stati Uniti, che preveda che gli europei vadano a colmare il vuoto lasciato dalle politiche di chiusura degli Stati Uniti nel mondo. Secondo il ministro degli Esteri tedesco l’Europa deve “formare un contrappeso ogni volta che gli Usa oltrepassano la linea rossa“.

Come sottolinea il Financial Times l’UE ha preso l’impegno di proteggere le aziende di casa dalle misure punitive adottate dal governo Trump. Le multinazionali europee hanno paura di perdere l’accesso al ricco mercato americano.

Il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo e il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin, hanno respinto al mittente l’appello fatto dai ministri di Francia, Germania e Regno Unito per l’esclusione dalle sanzioni di alcuni settori nevralgici dell’industria europea come energia, healthcare e finanza.

A essere coinvolto sarà anche il sistema Swift, una rete di pagamenti internazionali che permette alle banche di tutto il mondo di inviare e ricevere informazioni sulle transazioni finanziarie. Anche se è stato usato per bloccare o adottare le sanzioni Usa contro altri paesi, tra cui l’Iran, il sistema con sede in Belgio in teoria è neutrale e indipendente.

La sfida di Maas al predominio degli Stati Uniti nel sistema dei pagamenti mondiali si iscrive in un contesto di tensione diplomatica tra la Germania e l’America. L’amministrazione Trump ha criticato Berlino per il surplus commerciale eccessivo e per le pratiche giudicate sleali in materia commerciale.

Dopo che gli Usa si sono ritirati dall’accordo nucleare iraniano, hanno deciso di rinunciare agli impegni presi sul clima a Parigi, hanno chiesto ai partner della Nato maggiori sforzi economici negli investimenti destinati alla Difesa e hanno imposto dazi contro l’alluminio e l’acciaio importato dall’Unione Europea, si è aperta una spaccatura tra i due blocchi.

L’Europa non vuole rimanere a guardare mentre l’America fa il bello e cattivo tempo e per questo la prima potenza economica del continente ha deciso di prendere contromisure contro i dazi di Trump e contro la politica di isolamento diplomatico, colpendo l’America al cuore, anzi, al portafoglio.