Le quotazioni del Bitcoin metteranno il turbo e chiuderanno l’anno intorno ai 25 mila dollari, un valore nettamente superiore ai circa 6 mila dollari attuali. Ne è convinto Tom Lee, analista di Fundstrat Global Advisors, che in un’intervista alla CNBC ha spiegato come tale ipotesi sia fondata alla luce della stretta relazione tra il prezzo della criptovaluta e l’andamento dei mercati emergenti.
“Entrambi hanno raggiunto un picco massimo all’inizio dell’anno, ed entrambi hanno registrato una tendenza al ribasso”, ha detto Lee su “Trading Nation” della CNBC. “Finché i mercati emergenti non daranno inizio ad un’inversione, penso che in un certo qual modo il legame reggerà, mostrando perché gli acquirenti non comprano Bitcoin”.
L’esperto ricorda che le recenti attività di trading mostrano che gli hedge fund hanno smesso di finanziare i mercati emergenti a causa dei forti rischi di svendita, portando al tempo stesso ad un minore acquisto di Bitcoin.
Ma un cambio di rotta è dietro l’angolo.
“la corrente sta cambiando sia per il Bitcoin che per i mercati emergenti,” – ha spiegato Lee, “specialmente nel caso in cui la Federal Reserve degli Stati Uniti dovesse ridurre l’incremento dei tassi d’interesse”.