Non sono solo la lira turca e il peso argentino. Anche la corona svedese, negli ultimi giorni, è finita nel mirino delle vendite con il cambio contro l’euro che due giorni fa ha toccato il toccato il livello più basso degli ultimi nove anni (-8% da inizio anno). Ancora più accentuata la flessione registrata da inizio anno contro il dollaro: -10,4%, la peggiore performance di qualsiasi altra valuta di economia sviluppata.
Divesi motivi che stanno mettendo in crisi la divisa di Stoccolma. Politico, prima di tutto. Gli svedesi andranno alle urne il prossimo 9 settembre con i sondaggi che danno in testa alle preferenze il partito nazionalista e anti immigrazione del Paese.
Non solo. Sul fronte internazionale, la Svezia sta soffrendo più degli altri paesi la guerra commerciale contro gli Usa, in quanto Paese tradizionalmente votato alle esportazioni.
Tutto questo avviene a pochi giorni dalla riunione della banca centrale, la Riksbank, che prenderà una decisione sul costo del denaro, tre giorni prima che gli svedesi si rechino alle urne.
Tra gli analisti, l’ipotesi prevalente è che venga posticipato l’aumento dei tassi di interesse in attesa che l’inflazione si stabilizzi intorno al 2%. Ad oggi infatti i tassi d’interesse praticati nel Paese scandinavo si attestano intorno al -0,5%. Un loro eventuale incremento potrebbe aiutare la divisa nazionale a recuperare valore.