A meta’ seduta gli indici azionari Usa sono in territorio positivo, con la maggior parte degli acquisti sul Nasdaq (+1,05%) mentre il Dow Jones, piu’ fiacco, riesce comunque a superare la soglia psicologica di quota 8.500.
Le notizie incoraggianti dal fronte utili non sono pero’ tali da iniettare nel mercato un ottismo sfrenato, tuttavia la fiducia nell’investimento azionario e’ certamente in miglioramento e tale da vincere le resistenze di molti operatori.
Dopo il forte rialzo segnato ieri dai listini, nella sessione odierna a Wall Street ha preso forma una sorta di rialzo cauto e progressivo. Piu’ si va avanti con la seduta, e piu’ gli indici crescono.
Il timore che i listini siano avanzati troppo in fretta spinge molti investitori ad incassare i profitti realizzati e a limitare l’esposizione sulle posizioni lunghe. Anche per questo il rialzo e’ cauto.
Il dubbio, inoltre, resta sempre la sostenibilita’ della crescita degli utili, considerando che molte delle sorprese positive dai bilanci societari sono da attribuirsi ai tagli dei costi piuttosto che alla ripresa della domanda.
A sostenere i listini contribuiscono soprattutto le trimestrali pubblicate da AOL Time Warner (AOL – Nyse), Lucent Technologies (LU – Nyse) e Nextel (NXTL – Nasdaq).
Particolarmente positiva e’ poi la performance di AT&T (T – Nyse), il cui rialzo (+17%) vale per circa la meta’ dei guadagni del Dow Jones, e quella di BellSouth (BLS – Nyse): secondo alcune indiscrezioni i due operatori telefonici starebbero studiando un piano di fusione. Tra le maggiori sorprese, e’ impressionante la crescita del fatturato (+397%) registrata da Invision (INVN – Nasdaq) nel primo trimestre.
Buone, inoltre, le cifre riportate ieri, dopo la chiusura delle borse, da eBay (EBAY – Nasdaq) e Amgen (AMGN – Nasdaq).
Tra i pochi disappunti, pesa molto sul Dow Jones il warning lanciato da Eastman Kodak (EK – Nyse) e registrano un forte calo le società di software PeopleSoft (PSFT – Nasdaq) e Sap AG (BLS – Nyse), colpite dai giudizi negativi di alcune banche d’affari.
Sugli altri mercati, da segnalare la debolezza dei Treasury, con il rendimento del 10 anni passato al 3,99% dal 3,96% di ieri, e il calo del prezzo del petrolio.
Il dollaro, infine, ha parzialmente recuperato terreno nei confronti dell’euro. Alle 12:15 a New York il cambio tra le due valute e’ a quota $1,0945 contro i $1,0969 della chiusura di ieri.