Tra i paesi emergenti sta prendendo sempre più dominio oggi il Vietnam il cui modello di sviluppo oggi sta surclassando quello che per anni ha dominato la scena internazionale, il modello cinese.
Oggi il Paese dopo aver vissuto una lunga guerra e una gravissima recessione economica che ha ridotto alla fame circa il 60% della popolazione, tenta di rinascere. Il coefficiente di Gini, un indicatore per misurare la disparità nella società, tra il 1992 e il 2012 è rimasto praticamente invariato, mentre in Cina il coefficiente è cresciuto di oltre il 30% tra il 1995 e il 2011. L’economia del Vietnam sta vivendo una stagione d’oro visto che uno smartphone su dieci venduti a livello mondiale è realizzato in Vietnam e solo lo scorso anno i prodotti Samsung da soli rappresentavano un quarto delle esportazioni del paese.
Tutto questo mentre molte economie asiatiche stanno rallentando, anche a causa della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Prodotto interno lordo vietnamita invece ha registrato il 7,38% nel primo trimestre del 2018.
Nel giro di vent’anni il Vietnam è riuscito a migliorarsi sensibilmente anche sotto il profilo dello sviluppo umano con l’indice calcolato dall’agenzia delle Nazioni Unite Undp che è aumentato del 40%, passando da 0,476 nel 1990 a 0,666 nel 2014.
Ma il paese vive ancora in forti diseguaglianza di genere, per gruppi etnici e per contesto geografico che rimangono ancora consistenti. E a livello governativo vige ancora il modello “a partito unico” che impedisce il pluralismo politico e limita la libertà di stampa.