Borse asiatiche: Tokyo in rosso per quinta seduta di fila
Seduta all’insegna delle vendite per le borse asiatiche. La Borsa di Tokyo termina gli scambi col segno meno per la quinta seduta di fila, con gli investitori che guardano all’ultimo disastro naturale sull’arcipelago dopo il tifone, con il terremoto che ha scosso l’Hokkaido durante la notte.
Il Nikkei cede lo 0,41% a quota 22.487,94, perdendo 92 punti. Sui mercati valutari lo yen torna ad essere considerato una valuta rifugio, apprezzandosi sul dollaro a un livello di 111,30.
In giornata si chiudono le consultazioni a Washington durate due mesi e il presidente Donald Trump dovrà decidere se applicare 200 miliardi di dollari di dazi alla Cina, pari all’intero decifit annuale degli Usa rispetto a Pechino.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.