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Criptovalute: vendite senza freni. Fondatore Ether: “boom è finito”

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Continua la fase negativa delle monete digitali. Dopo i crolli dei giorni scorsi registrati dal Bitcoin, oggi è toccato all’Ethereum, finire nelle cronache finanziarie per lo scivolone di inizio settimana. Dopo un week end già difficile, la criptovaluta perde oggi intorno al 10% in area 196,2 dollari, ai minimi da 10 mesi.

I cali sono iniziati a farsi più pesanti dopo che il padre fondatore di Ethereum, la cui rete blockchain è quella più utilizzata e reputata al mondo, Vitalik Buterin, ha detto che secondo lui il periodo di boom delle criptovalute è ormai alle spalle. L’Ethereum è in calo dell’86% circa dai massimi assoluti toccati a fine 2017.

Giornata nera anche per il Bitcoin anche se con cali decisamente più contenuti (-2,5%). Dai picchi di gennaio, la capitalizzazione di mercato delle critpovalute è crollata di 640 miliardi di dollari agli attuali 197 miliardi di dollari.

A nulla sono serviti i rumors, secondo cui Citigroup avrebbe sviluppato un nuovo strumento per investire in criptovalute. E neppure le conferme arrivate da Goldman Sachs, secondo cui la banca andrebbe avanti nel suo progetto di creare un trading desk per il bitcoin.

Le criptovaute continuano la fase discendente, mostrando un saldo negativo in cinque delle ultime sei settimane. Le ultime turbolenze si sono innestate sulle difficoltà dell’estate piena: ad agosto le autorità Usa hanno dato un nuovo stop ad alcuni exchange-traded fund, ovver strumenti finanziari derivati che “replicano” l’andamento delle criptovalute.

Un segnale di inaffidabilità, hanno interpretato i mercati. Bloomberg ha elaborato un indice ad hoc per il comparto, il Galaxy Cypto Index, che da inizio anno è giù di oltre 72 punti percentuali.