Usa propongono di riaprire le trattative sui dazi, balzo in avanti del Dow Jones
Le indiscrezioni che sostengono che gli Stati Uniti abbiano proposto alla Cina di riaprire le trattative sui dazi commerciali hanno spinto in rialzo la Borsa Usa, con il Dow Jones che ha fatto un improvviso balzo in avanti di 100 punti pieni. L’indice delle 30 blue chip americane si è issato sui massimi di seduta, con Boeing tra i titoli più richiesti. L’S&P 500, negativo fino a quel momento, scambia in progresso dello 0,1%, mentre il Nasdaq viaggia ancora sotto la parità, ma dimezza le perdite (-0,4% circa).
Appesantito dai cali di Micron in particolare (-6% dopo il declassamento del rating da parte deegli analisti di Goldman Sachs a Neutral da Buy, il fondo comune legato ai chip, l’ETF VanEck Vectors Semiconductor, cede più del 3%. La banca ha citato un calo “a valanga” della domanda di chip. Non va molto meglio in Borsa agli altri gruppi che operano nel campo dei semiconduttori: i titoli di Intel, società quotata sul Dow Jones, scivolano di quasi il 2%, mentre le azioni di Applied Materials e di Lam Research arretrano del 3,2 e 1,9% rispettivamente.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.