Solo io posso salvare l’Italia. Dopo una «settimana insolitamente tumultuosa», scrive oggi il New York Times, il premier Berlusconi non perde la fiducia e rilasciando una «rara intervista» al quotidiano americano «si dipinge come niente di meno che il
salvatore della democrazia italiana».
Nella lunga conversazione con Frank Bruni, il premier italiano spiega quello che definisce il suo «grande sacrificio» e nel pezzo di presentazione del testo Bruni evidenza con un pizzico di malizia alcune dichiarazioni del premier.
«Ho una barca a vela ma in due anni ci sono stato soltanto un giorno». Per «due o tre anni non ho visto la mia casa nelle Bermuda e negli ultimi nove mesi sono stato una volta soltanto nella mia casa di Portofino. Mi capisce? La mia vita è cambiata… questo è un lavoro terribile».
Ma, dice Berlusconi al NYT, ne valeva la pena e non si poteva fare altrimenti: «altrimenti… non ci sarebbe stata libertà in Italia. Se avesse lasciato la politica, l’Italia sarebbe caduta nelle mani dei comunisti… nessun altro in Italia» avrebbe potuto farlo.
Presentando l’intervista a Berlusconi, il quotidiano neworkese sottolinea la «dura settimana» appena passata dal premier e spiega: accusato e di nuovo in difficoltà con la giustizia, Berlusconi ha deciso di passare alla controffensiva «davanti al tribunale dell’opinione pubblica».
E Berlusconi si difende e va al contrattacco «in modo così effervescente da dimostrare per l’ennesima volta che la politica italiana resta uno spettacolo molto peculiare, stile opera lirica, e che sulla scena politica internazionale non c’è davvero un’altra persona come lui».
Il primo ministro italiano, «il primo premier in carica a dover comparire come imputato in tribunale» ha un modo tutto suo di affrontare le questioni ed è tipico del suo stile «mischiare il fuoco con le frivolezze». Ciò nonostante, scrive il Times, anche questa intervista «è parte di una seria campagna di pubbliche relazioni» e la cosa davvero significativa è che Berlusconi non ha alcuna intenzione di subire le accuse passivamente.
Così il quotidiano di New York cita le sue accuse ai giudici e l’aver chiamato in causa il presidente della Commissione Ue Prodi durante il processo di Milano: «se qualcuno deve aver paura di quel processo quello non sono io», ribadisce il premier.