Per qualunque definizione internazionale la pace fiscale è un condono“. Così l’economista ed ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli a Circo Massimo su Radio Capital.
“Si dice sempre che è l’ultimo perché cambiano le regole, ma i cittadini ormai hanno capito che poi ce ne sarà un altro”.
A fornire dettagli su come sarà il condono del governo giallo-verde, il cui cantiere è ancora aperto in vista del varo della legge di bilancio, è nelle ultime ore il sottosegretario al Tesoro Massimo Bitonci secondo cui il condono avrà un tetto di 1 milione a contribuente.
“Pensiamo a una pace fiscale più ampia possibile come misura una tantum che chiuda tutte le lite pendenti per le cartelle, per il contenzioso tributario, per le multe amministrative e perle multe di vario genere esclusa l’Iva e la previdenza”.
Così il sottosegretario leghista e un altro leghista, Armando Siri, aveva parlato anche dell’applicazione di tre aliquote al 6,10 e 25%. La pace fiscale, però, sarà accompagnata da altre misure tra cui una nuova edizione della voluntary disclosure. La manovra potrebbe essere accompagnata da un decreto collegato pensato proprio per la pace fiscale, mentre per i risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie potrebbero essere stanziati 500 milioni di euro.
Come ha reagito il Movimento Cinque Stelle alla nuova edizione della pace fiscale targata Lega? Se la stampa parla di rotture e incomprensioni all’interno della maggioranza di governo, non sembra di questo avviso il vicepremier Di Maio.
“Non ci sono tensioni sulla manovra, c’è un dibattito franco sul fatto che o si mantengono le promesse o è inutile che ci stiamo. Il nostro obiettivo è di portare a casa un risultato coraggioso ma che tenga i conti in ordine e su questo siamo compatti come governo”.