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Brexit, banche si preparano a trasferire clienti in Ue

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La Futures industry association Tech (Fia) ha lanciato oggi un nuovo Protocollo di trasferimento “per aiutare le imprese a prepararsi per la transizione delle esecuzioni e le attività di clearence innescate dalla partenza del Regno Unito dall’Unione Europea.

Adottando il Protocollo di trasferimento, i mediatori che effettuano l’esecuzione di derivati negoziati in borsa o svolgono attività di clearing con le società affiliate nell’Ue27 possono semplificare e automatizzare la creazione di nuovi accordi con tutte le controparti”, velocizzando così le modifiche ai contratti legali. Poiché le imprese di clearing si preparano alla potenziale interruzione della Brexit, diverrà necessario trasferire un significativo numero di clienti verso le affiliate o succursali aventi sede nell’Ue27.

Il protocollo di trasferimento automatizza il processo di transizione dei contratti, compresi eventuali cambiamenti relativi ai dati di riferimento e agli account richiesti dai sistemi di negoziazione e di compensazione. Senza tale Protocollo di trasferimento, questi accordi richiederebbero mesi per essere completati, ha spiegato la Fia Tech.

“Con una grande incertezza che sta ancora affrontando il settore, le aziende vogliono essere preparate e ci hanno chiesto di aiutarle ad essere agili”, ha dichiarato Nick Solinger, presidente e Ceo di Fia Tech, “il nostro obiettivo con il protocollo di trasferimento è stato quello di alleggerire il peso della pianificazione di emergenza mentre le imprese valutano il mutevole scenario della Brexit e valutano i requisiti di trasferimento delle imprese con i loro clienti”.

Nel frattempo, sul fronte della Brexit arriva un avallo parziale del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, sul piano Chequers promosso dalla primo ministro May: “Alcune delle proposte Chequers indicano un’evoluzione positiva nell’approccio del Regno Unito e una volontà di minimizzare gli effetti negativi della Brexit”, ha detto Tusk ha margine del meeting europeo in corso a Salisburgo (Austria) e focalizzato sul nodo migranti.

“Su altre questioni – ha aggiunto – come la questione irlandese, o il quadro per la cooperazione economica, le proposte del Regno Unito dovranno essere rielaborate e ulteriormente negoziate”.

In un incontro con i reporter a Bruxelles martedì, il responsabile Ue per i negoziati sulla Brexit, Michel Barnier, ha dichiarato che “ottobre sarà il momento della verità: sarà allora che vedremo se l’accordo per il quale stiamo sperando sarà alla portata”.