Le imprese cinesi iniziano a tirare i remi in barca in seguito all’escalation delle tensioni commerciali tra i due Stati Uniti e Cina.
Una prima avvisaglia arriva da Jack Ma, fondatore di Alibaba, che ieri ha fatto dietrofront sulla promessa di creare un milione di posti di lavoro in cinque anni nell’America di Donald Trump. Una promessa fatta durante un incontro con Donald Trump alla Trump Tower nel gennaio 2017.
“La promessa era stata fatta sulla base di una partnership amichevole tra Usa e Cina e di relazioni commerciali razionali”, ha detto Ma all’agenzia cinese Xinhua.
Il colosso cinese tech intendeva creare lavoro
“facilitando la vendita di beni Usa da parte di un milione di piccoli esercenti americani ai consumatori cinesi e asiatici attraverso la piattaforma Alibaba”.
Un piano visto da molti come un’esagerazione non ma nel gennaio 2017 Trump se ne vantò ricoprendo di complimenti Ma.
Ora il vento sembra definitivamente cambiato. Sempre a proposito della guerra dei dazi tra Usa e Cina, due giorni fa, Jack Ma ha detto che le tensioni commerciali tra Usa e Cina potrebbero durare 20 anni e che una soluzione di breve termine non c’è.
Jack Ma ha recentemente annunciato di volere cedere la presidenza esecutiva del colosso cinese dell’e-commerce a Daniel Zhang – Ceo dal 2015 – ha spiegato che i dazi stanno già pesando sulle attivita’ del gruppo. Ma ha negato che sia stata Pechino a spingerlo a lasciare la guida di Alibaba alla luce di un controllo maggiore da parte del governo delle aziende tech.