Costerà cara ai cittadini britannici l’assenza di un accordo con Bruxelles sulla Brexit. In caso di no-deal, scrivono gli analisti di Barclays in uno studio diffuso oggi, le importazioni di cibo e bevande nel Regno Unito dall’Ue potrebbero essere colpite da dazi pari 9,3 miliardi di sterline all’anno (10,4 miliardi di euro), facendo così lievitare i prezzi della spesa al supermercato.
“Se i negoziati Brexit tra U.K. e UE non riescono a superare l’attuale impasse, i commercianti si troveranno ad affrontare dazi medi del 27% sui beni importati dall’UE, ben più alti rispetto al 3-4% che dovrebbero essere applicati ai prodotti non alimentari . Un costo che sarà trasmesso ai consumatori sotto forma di prezzi più alti nei negozi” si legge nel report.
Nel 2017, il Regno Unito ha importato 48 miliardi di sterline di cibo e bevande, ovvero circa il 40% del totale del mercato britannico. E il 71% di queste importazioni provenivano dall’Unione Europea.
“Alcuni prodotti eviterebbero le tariffe, anche in uno scenario senza accordi, ma per la maggior parte dei beni gli effetti di un aumento dell’onere tariffario saranno estremamente dannosi”, ha dichiarato Ian Gilmartin, Head of Retail di Barclays Corporate Banking.
Tra i prelievi più elevati per il settore in uno scenario senza accordi, il manzo congelato che avrebbe un dazio di quasi il 300 percento, mentre il succo d’arancia subirebbe una tariffa del 180%.