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Bond, tassi oltre soglia spartiacque: Borse sotto stress

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I mercati finanziari vedono da un paio di sedute Bond e Borse perdere quota a braccetto: l’incremento dei rendimenti nel reddito fisso Usa ai massimi pluriennali sta infatti indebolendo l’azionario da giovedì. In particolare preoccupa il raggiungimento di una meta storica per i Treasuries, che da ieri scambiano al di sopra di un livello considerato da Jeff Gundlach la soglia spartiacque tra mercato rialzista e ribassista nell’obbligazionario.

Dopo una serie di dati macro positivi in Usa, il rendimento dei Treasuries a 30 anni ha superato il 3,2%. Il mercato specula ora su un dato positivo nel report occupazionale governativo di settembre e terrà d’occhio in particolare il dato sulle buste paga. Il numero uno di DoubleLine Capital, battezzato il “Re dei Bond“, aveva definito il 3,25% un livello tecnico che aveva il potenziale di rappresentare una svolta. “Il 3,25% è il livello da tenere d’occhio”, aveva avvertito: due chiusure sopra quella soglia equivalgono a un “game changer”.

Grazie anche alle misure di stimolo dell’amministrazione Trump, la prima economia al mondo è in un momento di forma eccezionale. Il report ADP sul mercato del lavoro ha registrato un’espansione record in settembre (+230 mila unità, sopra le stime). L’indice ISM non manifatturiero è cresciuto il mese scorso, ottenendo il risultato migliore in oltre venti anni, ovvero dal 1997. Il tutto mentre Amazon ha alzato lo stipendio minimo per i suoi dipendenti, alimentando i timori legati all’inflazione salariale.

Mentre in Italia i Btp provano timidamente a risalire la china, favoriti anche dalle indiscrezioni sulle possibili iniezioni di liquidità della Bce (Operation Twist), con lo Spread che riesce a restringersi grazie anche al ribasso dei Bund tedeschi, in Usa la situazione è differente. Al momento il rendimento sulla scadenza lunga è storicamente molto elevato, al 3,307%, mentre il tasso del decennale, il titolo di riferimento, si è posizionato nella notte sui massimi di sette anni (al 3,232%). Sono livelli che fanno vedere sotto una luce completamente diversa il mercato dei Bond americano, rendendolo più attraente di tante Borse.

Gli investitori in Borsa hanno mal digerito la notizia. La chiave di volta potrebbe essere come Wall Street reagirà e a giudicare dall’andamento dei contratti sui tre indici principali, l’apertura sarà in calo. In Europa le principali piazze finanziarie sono in ribasso di circa mezzo punto percentuale. Negative anche le Borse asiatiche con l’indice MSCI della regione Asia Pacifico – escluso il Giappone – che perde lo 0,3%.

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