L’uscita dall’euro non è all’ordine del giorno né oggi, né domani. Così il vicepremier Matteo Salvini parlando a Rtl 102,5.
“Euro irreversibile? Di irreversibile c’è la morte, tutto il resto è discutibile: certo non è all’ordine del giorno nè oggi, nè domani, nè dopodomani l’uscita dall’Europa e dall’Euro (…) Io lavoro per cambiare le regole del condominio dove vivo: i miei figli cresceranno in un contesto europeo, con una moneta europea in tasca. Io voglio cambiare le regole. Penso che il maggio 2019 500 milioni di europei avranno la possibilità di salvare lEuropa (…) Io spero che le agenzie di rating, che poi sono le stesse che 10 anni fa dicevano che non c’erano problemi e che non c’era la crisi, si siano aggiornate, che nessuno abbia pregiudizi contro questo governo e che nessuno abbia come obiettivo costringere l’Italia a svendere i gioielli come Eni, Enel, Generali, Poste (…) Il dubbio di fondo che ci sia qualcuno che vorrebbe fare shopping delle aziende sane mi rimane, ma io tiro dritto”.
Il ministro poi si sofferma a parlare anche della cosiddetta “pace fiscale” e conferma che “non sarà una classica rottamazione ma un intervento a gamba tesa” e riguarderà tutti i debiti “fino a 500mila euro”.
“Si tratterà quindi di un intervento “a saldo e stralcio” non solo su interessi e sanzioni ma anche “sul capitale”. La pace fiscale che voglio portare fino in fondo è quella di milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi gli andata male e si portano dietro cartella che non pagheranno mai”.