A meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni a Wall Street, i future sugli indici Usa sono tutti positivi.
A questo punto e’ chiaro che il mercato e’ disposto a prendere in considerazione solo le notizie positive.
La nuova tornata di dati macro non offre infatti spunti sufficienti per giustificare l’attuale euforia in borsa. E’ vero che per la congiuntura a stelle e strisce si comincia ad intravedere un tono piu’ positivo, ma non si puo’ ancora parlare di ripresa.
Oltre al consueto report settimanale sui sussidi alla disoccupazione, sono stati resi noti i dati su scorte di magazzino (aprile), vendite al dettaglio (maggio) e prezzi import/export (maggio).
Il dato che riveste l’importanza maggiore e’ ovviamente quello relativo alle vendite al dettaglio. Dopo la contrazione registrata ad aprile sia per il dato grezzo che per quello depurato dalla componente automobilistica (scesi rispettivamente dello 0,1% e dello 0,9%), la crescita dello 0,1% e’ un timido segnale di risveglio.
Il mercato del lavoro, intanto, continua a mostrare tutta la sua debolezza. Il numero delle persone che continuano a beneficiare dei sussidi e’ infatti ai massimi dal 1983.
Dopo la chiusura degli scambi sono attese le trimestrali di due colossi del settore software. Adobe, societa’ produttrice dei programmi Photoshop e Acrobat Reader, comunichera’ i risultati del secondo trimestre fiscale. Oracle, che ha recentemente lanciato un’oferta ostile su PeopleSoft, presentera’ invece i dati relativi al quarto trimestre fiscale.
Alle 14:45 (le 8:42 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 guadagna 5,80 punti (+0,58%), a 1.003,60 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 7,50 punti (+0,61%), a 1.236,50 punti.
Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 58 punti (+0,69%), a 9.234 punti.
Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a 103,22 e rendimenti al 3,19%.
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