Usa: inflazione rallenta in settembre, futures di Borsa rimbalzano
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è cresciuto dello 0,1% a settembre, in rallentamento rispetto al +0,2% di agosto, e al di sotto delle attese degli economisti sondati da Reuters. La stessa variazione è stata registrata per il CPI ‘core’, l’inflazione di fondo che esclude le componenti più volatili del paniere come cibo ed energia.
Nei 12 mesi a settembre 2018 l’indice dei prezzi al consumo ‘core’ negli Stati Uniti è cresciuto del 2,2%; rallenta invece il confronto dell’inflazione sull’anno precedente, dal +2,7% al +2,3%. Dopo la pubblicazione del dato macro, i contratti future sullo S&P 500 e sul Nasdaq hanno invertito rotta azzerando le perdite. Ciò avviene perché sui mercati finanziari si allentano i timori legati a un ciclo aggressivo di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.