Colpo di scena nel caso della scomparsa del giornalista saudita Jamal Khashoggi, di cui non si hanno più notizie dal 2 ottobre scorso, giorno in cui si recò nel consolato del suo Paese a Istanbul.
Secondo indiscrezioni pubblicate dalla Cnn, Riad sarebbe pronta ad ammettere l’omicidio come sostengono da giorni ricostruzioni giornalistiche e amici e familiari di Khashoggi, ma potrebbe aggiungere di averlo fatto “per errore”, cioè durante un interrogatorio finito male.
Secondo questa ricostruzione, sarebbe stato un agente dei servizi segreti saudita amico del potente principe ereditario Mohammed bin Salman a interrogare e uccidere Khashoggi. L’interrogatorio sarebbe stato approvato dallo stesso principe, che avrebbe anche previsto la possibilità di riportare forzatamente il giornalista in Arabia Saudita.
La nuova versione dei fatti, se confermata, arriverebbe dopo due settimane di smentite categoriche.
In attesa dell’ufficializzazione della notizia, resta ora da vedere se l’America di Donald Trump farà scattare le sanzioni promesse. Quello che è certo finora è che sempre più capitani di impresa hanno scelto di disertare la cosiddetta “Davos nel deserto”, una conferenza prevista a Riad dal 23 al 25 ottobre prossimi.