Recupera terreno stamani a Piazza Affari il titolo Astaldi che dopo aver chiuso ieri in forte ribasso con perdite di oltre il 5%, oggi segna un rialzo di oltre il 2% sulla scia della decisione del Tribunale di Roma di accettare la richiesta della società di costruzione di presentare una proposta di concordato in continuità aziendale.
La richiesta era arrivata a fine settembre, con il gruppo che aveva spiegato di voler usare lo strumento “per superare una temporanea tensione finanziaria”. Astaldi ha rivelato un indebitamento pari a 1,89 miliardi di euro contro gli 1,47 della fine del 2017. La maggior parte dei debiti è stata contratta con tutte le più grandi banche che operano in Italia come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnp Paribas e Banco BPM. La situazione di Astaldi si è complicata con la crisi in Turchia che ha bloccato la vendita del Terzo Ponte sul Bosforo. Da qui la richiesta di concordato accettata dal Tribunale di Roma.
Ora Astaldi ha sessanta giorni di tempo per presentare il proprio piano di risanamento. Nominati commissari dal Tribunale Stefano Ambrosini, Vincenzo Ioffredi e Francesco Rocchi. Nelle ultime settimane erano avanzate varie ipotesi di salvataggio e tra i nomi circolati, scartata Cassa Depositi e Prestiti, quello più accreditato è stato Salini Impregilo. Ma lAD del gruppo, Pietro Salini, ha tuttavia bollato come “chiacchiere giornalistiche” le indiscrezioni su un incontro fra uno dei suoi top manager, Massimo Ferrari, e i consulenti di Astaldi. Secondo quanto riporta Il Messaggero oggi potrebbe già tenersi una riunione tra i consulenti di Astaldi e gli advisor di Salini Impregilo (Bofa Merrill Lynch e Vitale&Co).
“Astaldi ha preso atto con favore della pronuncia del Tribunale e, al riguardo, informa che sta procedendo al perfezionamento del piano concordatario e a tutti gli adempimenti previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti e al fine di rafforzare l’operatività e la continuità aziendale”.