Luigi Di Maio: “L’Italia non uscirà dall’euro. Non c’è nessun piano B”
L’Italia non uscirà dall’euro e non c’è alcun piano B in tal senso. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, intervenendo a ‘Non stop news’ su Rtl 102.5.
“Ribadiamo che l’Italia non ha nessuna intenzione di uscire dall’euro (…) c’è un contratto di Governo che dice chiaramente l’opposto di quello che si pensa’ rispetto alla volontà di uscita dall’Euro da parte dell’Italia. non c’e’ nessun piano B, c’e’ solo un piano A che passa per due fattori. Uno e’ fare questa manovra del popolo, questa legge di bilancio che sono sicuro renderà il 2019 l’anno del cambiamento, perchè ci saranno 500mila posti di lavoro nuovi liberati grazie a quota 100 che manda in pensione 500mila persone e, due, ci sono le elezioni europee a maggio che avranno una sola certezza: che chi sta facendo oggi il commissario non lo farà più e che come c’e’ stato un terremoto positivo, politico, il 4 marzo qui in Italia, i popoli europei creeranno un altro terremoto positivo politico a livello europeo che sara’ quello che cambierà gli equilibri del Parlamento e della Commissione”.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.