Capo economista Moody’s all’Italia: “disciplina fiscale per evitare rating junk”
“Qualunque suggerimento che l’Italia voglia uscire dall’Euro sarebbe controproducente”. Così Mark Zandi al quotidiano La Stampa, dopo il declassamento dell’Italia fatto dall’agenzia di rating di cui è capo economista.
Zardi assicura che la sua agenzia, Moody’s Analitycs, non ha fini politici e lancia un monito.
Se l’Italia vuole evitare un ulteriore declassamento, che la porterebbe al livello “junk”, spazzatura, deve intervenire per tempo attraverso “una disciplina fiscale, la prosecuzione degli sforzi per rafforzare il sistema bancario, le riforme per incentivare lavoro e investimenti, un aumento della spesa per le infrastrutture neutrale sul piano del debito, un’ulteriore integrazione con la Ue e l’Eurozona”.
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Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.