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Borse rallentano dopo Pmi nel giorno della Bce. Risale spread

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Dopo un avvio positivo, Piazza Affari rallenta il passo appesantita dalle banche con lo spread tra Btp e Bund tedesco in risalita a 316 punti. Pesa anche il rallentamento del Pmi dell’eurozona.

Il Ftse Mib dopo una breve incursione in territorio negativo, a metà mattinata, si muove intorno alla parità.  Restano in rialzo Parigi (+0,6%), Francoforte (+0,13%), Londra (+0,4%) e Madrid (+0,2%).

A Milano vendite su St (in asta a -6%) dopo la trimestrale migliore delle attese ma con la guidance del quarto trimestre al di sotto del consensus.

Male le banche con Ubi Banca che perde il 2%, Bper l’1% e le altre banche con cali inferiori al punto. Corre Saipem (+6%) dopo la trimestrale migliore delle attese mentre il settore del lusso beneficia dei dati di Kering. In calo l’euro che arretra verso quota 1,14 a 1,1422.

A Milano i fari restano puntati sulla manovra, dopo la bocciatura delle manovra italiana da parte della Commissione Ue.

Sui mercati, intanto, cresce l’attesa per la riunione della Bce in calendario domani.

La reazione di ieri dopo il giudizio della Commissione è stata tutto sommato composta su tutta la curva, anche se molto repentina. Il mercato sembra essersi abituato ai continui battibecchi tra i politici italiani e quelli comunitari. Continuiamo a beneficiare del mancato downgrade dell’outlook di Moody’s che ci fa da scudo anche contro la bocciatura di ieri”, ragiona un trader di una banca italiana.

In questo clima, incombono altri due appuntamenti di rilievo: il verdetto di S&P in agenda per venerdì e le aste di fine mese che prenderanno il via lo stesso giorno con il collocamento di Ctz e BtpEi.