Investitori di tutto il mondo sempre più preoccupati per il mix di rischi che si stanno verificando e che potrebbero comportare un significativo ostacolo per l‘economia mondiale. Tra i potenziali venti contrari si annovera la disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina , l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti con le conseguenze della morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi e il braccio di ferro in corso tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio.
Oliver Jones, economista di mercato presso la società di ricerca Capital Economics ha dichiarato al Guardian:
“Le preoccupazioni per i problemi negli Stati Uniti, e in una certa misura nei giorni scorsi in Cina, si sono rivelate contagiose”.
Il contagio è partito dal calo del Dow Jones Industrial Average delle principali società statunitensi, sceso di oltre 500 punti nelle prime negoziazioni di New York martedì, espandendo il calo anche sui mercati azionari europei. Secondo Stephen Innes, capo della divisione Asia-Pacifico per la società di cambio Oanda, ha detto che i mercati azionari “rimangono avvolti da una spessa coltre di rischi” innescati da notizie negative provenienti da tutto il mondo.
Se negli States si soffre per la guerra commerciale, i mercati europei invece stanno a guardare con apprensione al braccio di ferro tra che la commissione UE e il governo italiano dopo che la prima ha respinto un progetto di proposta di bilancio, una mossa che sebbene ampiamente prevista, sta preoccupando gli investitori sempre più ansiosi che la situazione di stallo tra la Commissione e la terza più grande economia dell’eurozona abbia il potenziale per trascinarsi molto più a lungo di quanto si pensasse. Ma cè anche chi la pensa diversamente come l’economista tedesco Daniel Gros, direttore del Centre for European Policy Studies (Ceps) che in un’intervista a Huffpost valuta l’impatto sui mercati della bocciatura della manovra da parte della Commissione europea.
La decisione di per sé non dovrebbe avere un grande impatto sui mercati perché significa poco (…) Le conseguenze sono limitate. Ma un messaggio importante la Commissione, con dietro gli Stati membri un po’ tutti uniti, l’ha lanciato: se l’Italia persiste in un atteggiamento di non confronto, se ci sono problemi, allora non ci si può aspettare che gli altri vengano ad aiutarti.