Nel corso delle ultime ore si sono succeduti, uno dopo l’altro, una serie di ritrovamenti di pacchi-bomba recapitati presso gli indirizzi di illustri uomini politici statunitensi, fra cui due ex presidenti. Un ulteriore imballo sarebbe stato indirizzato, inoltre, alla Casa Bianca; la voce, però, è stata successivamente smentita da alcuni media americani.
Fra ieri e oggi gli ordigni sono stati rinvenuti presso le abitazioni del finanziere George Soros (non distante da New York), presso la casa dei coniugi Bill e Hillary Clinton (nello stato di New York, presso la cittadina di Chappagua) e quella di Barack Obama (intercettato a Washington dal Secret Service). La mano dietro a questi ultimi tre ordigni sarebbe la stessa, secondo quanto affermato dalla stessa agenzia responsabile della sicurezza dei presidenti e degli ex presidenti Usa. Il congegno, comune a tutti i pacchi-bomba fin qui rinvenuti, sarebbe composto da un tubo riempito di polvere esplosiva.
Ultimo in ordine di tempo è l’allarme bomba irrotto in diretta negli studi della Cnn, nel palazzo della Time Warner a New York City. Le sirene sono scattate mentre i giornalisti dell’emittente stavano discutendo in diretta degli ordigni recapitati ai Clinton e a Soros (video in basso). L’edificio è stato prontamente evacuato in seguito all’allarme e la diretta dei due anchormen è proseguita fuori dall’edificio.
La Casa Bianca, per bocca della portavoce Sarah Sanders ha dichiarato di prendere “molto seriamente” le minacce di queste ore:
“Questi atti di terrore sono vili e chiunque sia responsabile sarà chiamato a risponderne con la massima severità prevista dalla legge. Il Secret service e altre agenzie delle forze dell’ordine stanno indagando e prenderanno le azioni appropriate per proteggere chiunque sia minacciato da questi codardi”.