Economia

Tree Spectacles: un trionfo del Made in Italy

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Se da una parte continuano le cessioni delle aziende Made in Italy, ultime in ordine di tempo la Candy passata alla cinese Qingdao Haier (approfondimento al link https://www.wallstreetitalia.com/candy-ai-cinesi-il-made-in-italy-perde-un-altro-pezzo-storico/ ) e la Magneti Marelli ai giapponesi della Calsonic Kansel a loro volta controllati dalla statunitense Kkr (approfondimento al link https://www.wallstreetitalia.com/fca-vende-magneti-marelli-alla-giapponese-calsonic-kansei/ ), dall’altra c’è un Made in Italy che non solo non si arrende, ma è straripante e si impone nei mercati.

Portandosi dietro tutte le peculiarità intrinseche del Made in Italy, il marchio Tree Spectacles rappresenta la vera essenza del terzo logo più conosciuto al mondo (il marchio Made in Italy segue per notorietà solo Coca-Cola e Visa). Nato nel 2011 quando l’azienda Wolf s.r.l., con sede a Belluno, in Veneto, decide di voler realizzare un prodotto di nicchia nel settore dell’occhialeria dedicata al design di lusso, riesce a cogliere l’onda di quel momento legata all’uso del legno e crea una collezione di occhiali completamente fuori dal comune.

La tipologia del materiale non è però la più semplice da usare nel settore e quindi partono investimenti in R&D che portano all’utilizzo di tecnologie e materiali ad alto contenuto tecnologico ed innovativo, concretizzandosi con il brevetto legato alla creazione in sandwich con il carbonio.

Altissima tecnologia ed elevatissima artigianalità: il mix tipico del Made in Italy che, associato all’intuizione ed alle idee, ha reso noto il marchio in tutto il mondo in termini di qualità e valore.

Ne abbiamo parlato con il dott. Marco Barp, Co-Founder di Tree Spectacles e già ospite al Silmo di Parigi, uno degli eventi più importanti al mondo nel settore:

“In quel periodo eravamo così coinvolti nel nostro progetto che entravamo in azienda la mattina ed uscivamo alle undici di sera; sapevamo che stavamo realizzando qualcosa di veramente nuovo ed interessante. In pratica la nostra collezione era il riassunto dell’unico modo per poter competere al giorno d’oggi ad alti livelli nel nostro settore e per le aziende della nostra dimensione: creazione di un nuovo prodotto/idea, innovazione, ricerca, tecnologia, artigianalità e passione. In una parola: Made in Italy.

Siamo riusciti a finire 12 pezzi appena in tempo per la Fiera Mido del 2012 ma siamo tornati carichi di ordini, tanto da non sapere come produrre tutte quelle quantità. Avevamo creato un fenomeno e la gente si era innamorata di quell’idea. Anni dopo non c’era una sola collezione di alto livello che non presentasse modelli in legno.”

Oggi l’Unione Europea, specie in ambito alimentare ma anche più in generale, sta “attaccando” il Made in Italy con regolamenti che sostanzialmente lo svuotano, equiparandolo ad una qualsiasi altra produzione e questo è un peccato perché è un fattore determinante per la produzione delle nostre aziende, ne conviene?

“Assolutamente! Ci sono voluti quasi sei mesi ed un lavoro immenso per creare una filiera produttiva totalmente Made in Italy. E’ stata durissima ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

Il Made in Italy, ovvero materiali di qualità, professionalità, manodopera altamente qualificata, intuito, genio, passione è qualcosa di unico e che ci rende riconoscibili ed i migliori al Mondo in moltissimi settori. Ed è quello che i nostri clienti si aspettano da noi e dalla nostra collezione.

Poi nel corso di tutti questi anni il progetto ha preso una piega molto più ampia ed oggi, proprio grazie al modus operandi altamente vincolato al Made in Italy esportiamo i nostri prodotti in Europa (Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Svizzera, Austria, Norvegia, Grecia, eccetera), nel medio Oriente (Kuwait, Emirati Arabi, Turchia, Libano, Egitto ed altri), nei Paesi asiatici (Taiwan, Corea del Sud, Thailandia, Hong Kong e Cina) ed infine abbiamo clienti in Usa, Messico e Canada.

Diciamo sempre che non abbiamo mai fatto un giorno di lavoro. Ed è vero perché facciamo veramente quello che ci piace e quello che ci rende soddisfatti.

Non è per niente facile competere come azienda ma noi ci mettiamo sempre il cuore. In tutto.

Questo è da sempre il nostro approccio.”

Sarebbe dunque bene tutelare maggiormente il Made in Italy, aiutando le aziende di casa nostra a giovare delle peculiarità conquistate con tanto duro lavoro ed infinita passione.