Migliaia i connazionali che stanno portando il proprio denaro fuori dai confini in particolare in Austria. A rivelarlo le telecamere della trasmissione Quarta colonna su Rete4 che hanno raccontato quel che sta succedendo in una banca di Sillian, un comune del Tirolo, dove molti risparmiatori italiani stanno aprendo nuovi conti correnti.
“Le motivazioni che ci danno quando vengono qui ad aprire i conti – dice un bancario – sono la preoccupazione per il debito pubblico in aumento, il timore per la situazione bancaria italiana e l’incertezza sulle politiche economiche del Paese”.
Ma perché gli italiani portano i loro soldi all’estero? Tante le paure in gioco come l’incertezza per il futuro, l’instabilità dei mercati e le minacce quotidiane di sanzioni da parte della Commissione europea sulla prossima legge di Stabilità italiana. Ma la più grande è che il governo possa applicare una patrimoniale. Inoltre è conveniente portare i risparmi all’estero.
Qui un conto costa circa 100 euro all’anno. Lo Stato italiano qui non può toccare questi soldi perché siamo sotto l’autorità austriaca. In caso di patrimoniale quindi: nessuno potrebbe obbligare la banca a versare soldi all’Italia”.
Un operatore di un istituto di credito di Sillian interpellato dall’inviata del programma ‘Quarta Repubblica’, ha spiegato che la banca non riesce a soddisfare la richiesta di tutti gli aspiranti clienti che arrivano ogni giorno dall’Italia, attirati dalla certezza che valicato il confine i loro soldi saranno finalmente al sicuro, intoccabili da parte dello Stato italiano. Un flusso inarrestabile che sta ergendo l’Austria a nuovo paradiso fiscale degli italiani.