Sono India e Cina i due paesi destinati a guidare nei prossimi anni la crescita della produzione di energia nucleare a livello mondiale.
Ne è convinta l’Agenzia internazionale per l’energia, alla luce del fatto che due paesi- tra i maggiori consumatori al mondo di energia – perseguono a ritmo serrato nei rispettivi programmi nazionali per lo sviluppo del nucleare.
Stime alla mano, l’organizzazione prevede che la produzione di energia nucleare crescerà del 46 per cento circa entro il 2040 e oltre il 90 per cento dell’aumento netto verrà proprio dai due paesi.
I segnali di questa tendenza sono già arrivati. Secondo Agneta Rising, direttore generale della World Nuclear Association, nel 2017, tutta la regione asiatica ha complessivamente segnato un aumento dell’8-9% di crescita della capacità nucleare:
“(La) maggiore crescita di energia nucleare è nella regione asiatica, specialmente in Cina e India”, ha detto, aggiungendo che l’energia nucleare è “assolutamente compatibile” e “necessaria” per un futuro a basse emissioni di carbonio.
Sempre lo scorso anno, la Cina ha aggiunto tre nuovi reattori alla sua flotta, portando il numero totale di reattori operativi a 41, dietro agli Stati Uniti e alla Francia.
Dal canto suo, l‘India con i suoi 22 reattori si conferma, secondo l’Agenzia atomica, settima potenza nucleare al mondo.